Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3) Melodia: la nostra risposta di lode “Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio! A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!” In questa serie “Quando Dio riscrive la tua storia”, esplorato la maestà di Dio e la Sua misericordia. Abbiamo visto chi è Dio e come interviene nelle nostre difficoltà. Ma c’è una domanda finale che rimane: “E adesso? Come rispondiamo?” Ludwig van Beethoven compose alcune delle sue sinfonie più grandiose, inclusa la celebre Nona Sinfonia, quando era completamente sordo. Non poteva sentire le note che scriveva, non poteva udire l’orchestra che dirigeva, eppure creò capolavori che ancora oggi commuovono il mondo. Com’è stato possibile? Forse perché la vera musica non nasce dalle orecchie, ma dall’anima. Non è quello che senti fuori, ma quello che porti dentro. Il salmista anziano ci insegna lo stesso principio: la vera lode non dipende dalle circostanze esterne c...
1 Corinzi 13:4: Ciò che l’amore è.
“L'amore è paziente, è benevolo”.
Il contesto di questi versetti ci dice che senza amore i nostri doni spirituali e le nostre azioni non hanno valore!
Oggi l'amore è un termine vago e usato male. L'amore è una questione di comportamento, non solo sentimento, o sensazione.
Paolo descrive l’amore iniziando con una doppia descrizione dell’amore di Dio, che per mezzo di Cristo si è mostrato paziente e benevolo nei confronti di coloro che meritano, invece il giudizio divino.
L'implicazione ovvia è: questo amore, l’amore di Dio deve caratterizzare il suo popolo, l’amore gli uni verso gli altri.
L’amore è paziente.
La pazienza è uno degli attributi di Dio (per esempio Esodo 34:6; Numeri 14:18; Neemia 9:17; Salmo 86:15; 103:8; 145:8; Gioele 2:13; Giona 4:2; Naum 1:3; Romani 2:4; 9:22). “Paziente” (makrotumei) indica un’infinita capacità di sopportazione, di autocontrollo, quindi chi ama non s’infastidisce facilmente e non cerca vendetta (cfr. Matteo 18:26-29), sopporta le provocazioni senza lamentarsi, quindi è tollerante. Nei nostri rapporti con gli altri, quando sono difficili, scortesi e ci danneggiano, noi dobbiamo esercitare la stessa pazienza che Dio esercita con noi. Questa pazienza non è segno di debolezza, ma segno di forza, non è disfattismo, è seguire il modello di amore divino.
L’amore è benevolo.
Anche benevolo, o bontà, o buono è un attributo di Dio (Salmo 25:6-7; 31:21; 34:8; 86: 5; 100:5; Geremia 33:11; cfr. Romani 2:4; 11:22; Tito 3:4).
“Benevolo” (chrēsteuetai) suggerisce la calda, generosa accoglienza che il cristiano dà sempre ai suoi fratelli, che fa del suo meglio per essere premuroso, gentile, disponibile e generoso. La benevolenza è la buona volontà attiva, non è solo il pensiero di essere generoso, significa essere generoso; non pensa solo al benessere degli altri, ma lavora concretamente per questo scopo. Quando Gesù comandò ai Suoi discepoli di amare i loro nemici, non ha semplicemente detto di avere un sentimento benevolo su di loro, ma di essere benevoli con loro. In Matteo 5:38-40 Gesù dice: “Voi avete udito che fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’. Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello”.
La benevolenza riconosce che ognuno porta un carico pesante, quindi il benevolo è una persona che è felice di incontrare il suo prossimo e di offrirgli il suo aiuto, il dargli qualcosa che gli è utile, il benevolo si dona in servizio agli altri. Si riferisce a una reazione di bontà anche nei riguardi di coloro che lo trattano male. La benevolenza lavora per placare e spegnere gli “incendi” comunitari nati dalla rabbia degli altri non solo sopportando nobilmente, ma anche calmare e confortare.
L'amore risponde agli altri con lo stesso cuore tenero e perdono che Dio ha mostrato a noi in Cristo (Efesini 4:32).
Quindi l’amore è più di un semplice sentimento, chi ama è paziente e s’impegna ad agire benevolmente verso anche coloro che lo hanno ferito, o maltrattato.