Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Giacomo 1:17: Dio è buono.
“Ogni cosa buona e ogni dono perfetto”.
Ogni cosa buona proviene da Dio, dal Creatore delle stelle (Genesi 1:14-18; Salmi 136:7; Geremia 4:23; 31:35). Il fatto che Dio è buono indica che Dio agisce per il bene altrui. Dio è ricco in bontà (Esodo 34:6); la sua bontà è grande (Salmo 31:19). Dio nella sua natura è buono (1 Cronache 16:34; Salmo 136). Com’è nella natura dell’ acqua essere bagnata, o del fuoco essere caldo, è nella natura di Dio essere buono. Il giovane ricco chiese a Gesù chiamandolo “maestro buono” che cosa doveva fare per avere la vita eterna; Gesù rispose in Luca 18:19: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio”. Dio è buono verso il suo popolo. Questo lo vediamo per esempio quando lo liberò dalla schiavitù in Egitto (Esodo 15:13,16; 18:9; Deuteronomio 30:5) e lo fece abitare nel paese benevolmente preparato da lui (Salmi 68:10).
Dio è buono verso tutti (Salmo 145:9,13-16), anche i malvagi. La bontà di Dio è manifestata nella creazione nel dare vita: sole, pioggia, stagioni fruttifere, e così via (Salmo 147:9; 36:5-7; Matteo 5:43-45; Luca 6:35; Atti 14:17). Nella sua bontà Dio è generoso nel fare doni. La generosità è dare agli altri ciò di cui hanno di bisogno; è una disposizione interiore privo di qualsiasi motivo di interesse personale e non dipende dai meriti di chi riceve. “Ogni cosa” (pasa dósis) è un dono gratuito; l'accento è posto sull'atto di donare (Filippesi 4:15), come risposta a una preghiera, o concessione di favore. Mentre “ogni dono” (pan dórēma) si riferisce al dono stesso, al risultato a quello che viene dato, al regalo. Il “dono” (dórēma) è un atto di generosità gratuito, un beneficio che viene dato gratis. “Cosa” e “dono” vanno visti come due sinonimi per enfatizzare la bontà di Dio. “Ogni cosa buona” viene da Dio, ciò che abbiamo di buono è un dono di Dio! “Buona” (agathós) si riferisce a ciò che è utile, salutare, che dà beneficio, per il nostro vantaggio (Luca 10:42; Efesini 4:29 ; Giacomo 3:17). Quindi, Dio non ci darà tutto quello che desideriamo, o preghiamo, ma quello che ci è utile come fa un buon padre di famiglia (Matteo 7:7-11). Dobbiamo essere riconoscenti al Signore per questo, ma anche perché nella sua bontà guiderà tutte circostanze della nostra vita al bene (agathós) secondo il suo progetto (Romani 8:28), quindi essere gli sempre riconoscenti (Efesini 5:20; 1 Tessalonicesi 5:18). Ringraziamo il Signore che nella sua bontà ci preserva nella salvezza (Esodo 18:9; Filippesi 1:6). Noi possiamo abbandonare progetti intrapresi, ma Dio no! Quando lui inizia un’opera di salvezza in una persona, la porterà a compimento, Dio non permetterà che ci perdiamo per strada! Quindi non solo Dio ci ha salvato per grazia (Efesini 2:8-9), ma farà in modo che non perdiamo questa salvezza! (Giovanni 6:35; 10:27-30; Romani 8:31-39; 1 Corinzi 1:8). Allora se siamo veri cristiani, dobbiamo essere riconoscenti a Dio per il dono della salvezza Romani 5:15-16, 20-21). Inoltre, dobbiamo essere riconoscenti a Dio per il dono dello Spirito Santo (Atti 2:38; 8:20). Noi senza lo Spirito Santo non saremo in grado di vivere la vita cristiana. Infine, noi siamo chiamati a essere riconoscenti a Dio per doni per il servizio cristiano (Efesini 3:7; 1 Timoteo 1:12-14). Dio ci da il privilegio di servirlo, di partecipare al progresso del suo regno dandoci dei doni spirituali (Romani 12:3-8; 1 Corinzi 12:4-31; Efesini 4:11-16; 1 Pietro 4:10-11!