Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Proverbi 27:1: Il futuro non è nelle nostre mani.
“ Non ti vantare del domani, poiché non sai quel che un giorno possa produrre”.
Per "domani" si intendono i piani per qualsiasi data futura. La parola "vantare" (hālal) significa lodare, elogiare. Il quadro è di uno che si elogia per le azioni future immaginate. Ma l’esortazione è chiara: non lo dobbiamo fare! L'incertezza del futuro, su cui noi non abbiamo alcun controllo, è alla base di questa ammonizione. Una cosa è certa: non possiamo sapere ciò che accadrà, questa è una sfera che appartiene solo a Dio; il futuro è nelle mani di Dio (Proverbi 16:1,9). Il senso è: "Non vantarti di quello che farai domani perché non sai cosa succederà allora". Questo versetto c’incoraggia a non essere arroganti, ma umili, a non essere stolti, ma saggi. Non dobbiamo parlare e né progettare come se fossimo padroni del nostro destino, del nostro futuro. Gesù raccontò la parabola del “Ricco stolto” (Luca 12:13-21) per guardarsi dall’avarizia.
Quest’uomo ricco progettava di nuovi granai più grandi e si vantava di godere delle sue ricchezze: “Ma Dio gli disse: ‘Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?’". Così anche in Giacomo 4:13-16 leggiamo: “E ora a voi che dite: ‘Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo’; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: ‘Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro’. Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo”. Molte persone si vantano del domani come se non dovessero mai morire! Alcuni, in buona salute, o giovani, dimenticano che anche loro moriranno; nella vita, persone di tutte le età muoiono! Queste persone, quando gli viene detto di pensare a Dio, alla morte e alla vita eterna, rispondono che ci penseranno domani a queste cose serie, ma purtroppo per molti di loro, questo domani non ci sarà mai! Non sono pronti a incontrare Dio dopo la morte (Ecclesiaste 12:1; Amos 4:12; Ebrei 9:27), ma tu non lasciarti trovare impreparato! Affrontare il giudizio di Dio, è terribile (Ebrei 10:26-31). C’è un solo modo per la tua salvezza dall’ira di Dio: Gesù Cristo (Giovanni 3:16,36; Atti 4:12; Romani 5:1-2,8-11) che è morto per i peccatori (1 Timoteo 1:12; Romani 3:23-26); chi si ravvede davanti a Dio e ha fede in Gesù (Atti 20:21), chi confessa i suoi peccati (1 Giovanni 1:8-10), è salvato (Efesini 2:8-9). La strada per l’inferno è piena di frasi come: “Ci penserò domani”, oppure “Non ho tempo per pensare a Dio”, “Fammi divertire e prima di morire ci penserò”. Domani potrebbe essere troppo tardi, oggi è il tempo per credere per la tua salvezza (1 Corinzi 6:1-3), non lasciare in sospeso ciò che è eterno, non correre rischi quando si tratta della tua anima, su dove passerai l’eternità. La salvezza della tua anima non è una cosa da prendere alla leggera (Luca 16:19-31), non darti pace finché non sarai salvato, finché non sarai certo che sei un figlio di Dio (Giovanni 1:12-13; Galati 4:4-6). Non rimanere nell’incertezza, pentiti dei tuoi peccati, confessali a Dio e credi in Gesù come tuo Signore e Salvatore.