Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Abacuc 2:2-3: Siamo chiamati ad aspettare i tempi di Dio.
“Il SIGNORE mi rispose e disse: ‘Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità; perché è una visione per un tempo già fissato; essa si affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala; poiché certamente verrà; e non tarderà’”.
Abacuc è perplesso riguardo al fatto che in Giudea, la giustizia era scomparsa. Il profeta invoca l’intervento di Dio e chiede perché la cattiveria è impunita (Abacuc 1:1-4). Dio risponde che avrebbe inviato i Caldei per punire Giuda (Abacuc 1:5-11). Ma Abacuc reagisce ancora con perplessità: perché Dio si sarebbe servito di un popolo malvagio, i Caldei, per giudicare un popolo più giusto, i Giudei? (Abacuc 1:12-2:1). Dio risponde che avrebbe giudicato anche i Caldei (Abacuc 2:2-20). Il successo dei malvagi non può offuscare la gloria di Dio!
Dio rassicura Abacuc: l’adempimento del giudizio dei Caldei ha un tempo stabilito, quindi la rivelazione di Dio non si rivelerà falsa. Anche se il compimento sembra in ritardo, anche se le circostanze sembrano contrarie, la promessa si avvererà in accordo con il Suo piano perfetto. Per certo la realizzazione di questa profezia, di questa promessa avverrà dice il Signore ad Abacuc, aspettala! (v.3).
Quando siamo perplessi riguardo le circostanze, i metodi, e i tempi di Dio, dobbiamo stare attenti alla tentazione di essere impazienti. Riguardo le circostanze, Dio come Sovrano del mondo e Signore della storia umana ha tutto sotto controllo ha un tempo stabilito per ogni cosa nella nostra vita (Salmo 99:1; 139:16; Romani 8:28). Riguardo i metodi vediamo nella Bibbia che Dio usa metodi insoliti che non possiamo capire (Isaia 55:8-9). Riguardo i tempi, molte volte, i tempi di Dio non sono i nostri tempi! Dio non arriva sempre quando desideriamo, però quando arriva è sempre puntuale! (Ebrei 4:16). Noi vogliamo tutto e subito, ma Dio ha i Suoi tempi nell’adempiere la sua parola. Ogni rivelazione profetica richiede un certo grado di pazienza, bisogna aspettare il suo compimento.
Possiamo essere certi che questo avverrà, il piano di Dio è una certezza! Dio adempirà la Sua parola detta (Ezechiele 12:25; Isaia 55:10-11), eseguirà il suo disegno (Isaia 46:10-11). “La provvidenza di Dio adempirà tutte le sue promesse” (John Blanchard). Anche se la realizzazione di ciò che ha promesso tarda a venire, alla fine arriverà! Dio non può mentire (Numeri 23:19), Dio è fedele (1 Pietro 4:19), questo significa che Dio farà ciò che ha detto di fare, adempirà quello che Egli ha promesso, anche se le circostanze sembrano dirci il contrario, anche se non possiamo capire i metodi, anche se sembra che ritardi la sua promessa. Dobbiamo imparare ad aspettare i tempi di Dio! Dobbiamo essere pazienti e questo implica avere fede! Il giusto vivrà per fede (Abacuc 2:4). Le persone con poca o nessuna fede sono impazienti.
Dio mantiene la sua parola data, perciò possiamo fidarci di ciò che dice anche quando siamo nell’oscurità mettendo la nostra vita nelle sue mani! (Isaia 50:10).