Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3) Melodia: la nostra risposta di lode “Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio! A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!” In questa serie “Quando Dio riscrive la tua storia”, esplorato la maestà di Dio e la Sua misericordia. Abbiamo visto chi è Dio e come interviene nelle nostre difficoltà. Ma c’è una domanda finale che rimane: “E adesso? Come rispondiamo?” Ludwig van Beethoven compose alcune delle sue sinfonie più grandiose, inclusa la celebre Nona Sinfonia, quando era completamente sordo. Non poteva sentire le note che scriveva, non poteva udire l’orchestra che dirigeva, eppure creò capolavori che ancora oggi commuovono il mondo. Com’è stato possibile? Forse perché la vera musica non nasce dalle orecchie, ma dall’anima. Non è quello che senti fuori, ma quello che porti dentro. Il salmista anziano ci insegna lo stesso principio: la vera lode non dipende dalle circostanze esterne c...
Colossesi 3:1-4: L’unione spirituale con Gesù Cristo.
"Se dunque siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra;poiché voi moriste e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. Quando Cristo, la vita nostra, sarà manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria".
Questi versetti ci parlano dell’unione spirituale che vi è tra il credente e Cristo, un’unione alla sua morte e resurrezione, illustrata molto bene con il battesimo in acqua (Romani 6:3-11; Colossesi 2:12). In virtù di quest’unione spirituale i credenti sono morti con Cristo al peccato, quindi ne sono liberi per vivere una vita nuova, una vita consacrata a Dio con un nuovo comportamento come strumenti di giustizia nelle mani di Dio (Romani 6:12-13).
Paolo dice se siete uniti a Cristo, cercate le cose di lassù, aspirate alle cose di lassù dove Cristo è seduto e non alle cose di questa terra. C’è un contrasto tra cielo e terra, questo ha un significato etico. Il cristiano vedrà tutto nella luce e con lo sfondo dell'eternità, cercherà di condursi secondo le realtà celesti, divine, non vivrà più come se le cose di questo mondo fossero più importanti perché per lui le cose del cielo sono le più importanti! Paolo dice che se noi siamo risuscitati con Cristo, abbiamo sperimentato un cambiamento radicale che dovrebbe ripercuotersi su tutto il nostro modo di vivere. Se siamo risorti con Cristo, ci muoviamo in una sfera nuova, con nuovi scopi. “Cercare” (zētéō) significa cercare qualcosa con il desiderio di possederla, mentre “aspirare” (phronéō) indica tenere la mente fissa, fissare i nostri pensieri, possiamo dire avere un chiodo fisso. Significa pensare sempre alle cose del cielo e aspirare a queste. Significa concentrare i nostri desideri, pensieri, la nostra attenzione sul regno celeste in modo da tale da perseguire gli obiettivi celesti, le mete spirituali. Quindi questi due verbi (cercare e aspirare) si riferiscono all'orientamento della volontà di uomo e non solo una semplice attività intellettuale, si riferiscono a un cambiamento di prospettiva dal terreno al celeste. È il genere di cambio che avviene dall'identificazione completa con un'altra persona o causa, quando il servizio di quella persona o causa diviene tutto per noi fino a consumarci, diventa la priorità che determina la nostra vita. Perciò “cercare” e “aspirare” alle cose di lassù, significa identificarsi con Cristo con la Sua persona e causa, significa avere la mente di Cristo, impegnarsi attivamente e avere interessi, prospettive, motivazioni, atteggiamenti che sono di Cristo. Significa essere legati a Cristo e vivere come Cristo e non pensare alle cose terrene. “Cercare” e “aspirare” alle cose di lassù significa crescere in santità, progredire nella crescita spirituale. “Cercare” e “aspirare” nel greco, sono verbi imperativi presente che indica una azione continua:cioè è un comando che dobbiamo praticare ogni giorno con impegno e diligenza. È interessante che Paolo dice che Cristo è alla destra di Dio, cioè sul trono. Gesù è il Signore allora dovremmo fare quello che Lui ci dice di fare. Non vi può essere un riconoscimento della Signoria di Gesù senza obbedienza! (Malachia 1:6; Luca 6:46).