Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
1 Timoteo 1:15: Un’affermazione degna di fiducia.
“Certa è quest'affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori”.
Il Gesù della fede non deve essere separato dal Gesù storico! Alcuni pensano che sono due aspetti separati: credere in Gesù nel senso spirituale è solo una questione di fede e non di storia, perché non possiamo sapere con certezza nulla della Sua esistenza! Ma l’affermazione che Gesù è venuto nel mondo, quindi (Gesù esisteva prima della sua nascita terrena, Giovanni 3:13,16; Giovanni 17:5) per salvare i peccatori è certa e degna di essere pienamente accettata.
“Certa” (pistos) indica qualcosa che è affidabile, credibile, vera. “Pienamente” (pas) indica senza riserve, senza esitazione e senza il minimo dubbio, completamente e incondizionatamente. “Accettata” (apodochēs) rende l’idea dell’approvazione e dell’accoglienza; indica la risposta adeguata alla convinzione che qualcosa è vera e mette una certa enfasi sulla fonte. Quindi la frase: “Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori”, ci fa capire che Gesù è storicamente esistito, ed è venuto nel mondo per salvare l’umanità caduta in peccato. Questa dichiarazione è completamente accettata come autorevole, perché è affidabile, è credibile, non è una falsità, è una vera affermazione! Quest’affermazione non è negoziabile, non ci viene chiesto semplicemente di pensarla, o di esaminarla, o solo di apprezzarla, ma di accoglierla integralmente. Quindi ciò che Gesù ha fatto: miracoli, crocifissione, morte, resurrezione e ascensione è degno di fiducia, è storia, è verità, ma è anche importante oggi per noi, perché è venuto nel mondo per salvarci dal peccato! La vita e l’opera di Gesù non sono solo aspetti del passato da studiare solo sui libri di storia, ciò che Gesù ha fatto riguardano la nostra vita, il nostro destino eterno! (Giovanni 3:16; Romani 5:9-11). Il Gesù Signore e Salvatore predicato, non deve riguardare semplicemente la fede dei cristiani, ma tutti, perché è lo stesso Gesù che è nato in un momento e luogo specifico della storia, che ha vissuto una vita umana, che ha pronunciato determinate parole, fatto determinate cose e sofferto dolori specifici per la salvezza dei peccatori! Molti dubitano dell’esistenza storica di Gesù, altri credono nell’esistenza storica, ma non credono che sia il Signore e il Salvatore del mondo, questo perché comporterebbe un cambiamento radicale nella loro vita! Accettare che Napoleone sia esistito, non richiede alcun impegno da parte nostra; ma accettare l’esistenza di Cristo e di quello che è e ha fatto come dice la Bibbia, implica la necessità di prendere una decisione in relazione al rapporto da stabilire con Lui! Dalla decisione di accettare, o non accettare Gesù Cristo dipende il nostro destino eterno (2 Tessalonicesi 1:7-10). Un altro aspetto importante da considerare è: visto che Gesù è venuto nel mondo veramente per salvare i peccatori, noi cristiani siamo incoraggiati a predicarlo.