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Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3)

 Salmo 71:22: Quando Dio riscrive la tua storia (3) Melodia: la nostra risposta di lode  “Allora ti celebrerò con il saltèrio, celebrerò la tua verità, o mio Dio! A te salmeggerò con la cetra, o Santo d’Israele!” In questa serie “Quando Dio riscrive la tua storia”, esplorato la maestà di Dio e la Sua misericordia. Abbiamo visto chi è Dio e come interviene nelle nostre difficoltà. Ma c’è una domanda finale che rimane: “E adesso? Come rispondiamo?” Ludwig van Beethoven compose alcune delle sue sinfonie più grandiose, inclusa la celebre Nona Sinfonia, quando era completamente sordo. Non poteva sentire le note che scriveva, non poteva udire l’orchestra che dirigeva, eppure creò capolavori che ancora oggi commuovono il mondo.  Com’è stato possibile? Forse perché la vera musica non nasce dalle orecchie, ma dall’anima. Non è quello che senti fuori, ma quello che porti dentro. Il salmista anziano ci insegna lo stesso principio: la vera lode non dipende dalle circostanze esterne c...
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Giovanni 5:35: Lampada splendente.

Giovanni 5:35: Lampada splendente.
“Egli era la lampada ardente e splendente”.
Giovanni Battista non è stato solo una lampada ardente, ma anche splendente. Se una lampada arde, è accesa, nello stesso tempo illumina. Se non stiamo illuminando, vuol dire che non stiamo ardendo per il Signore!!! Giovanni Battista alla domanda di alcuni, se fosse Elia, o il profeta, rispose di no, lui è stato mandato da Dio per rendere testimonianza al Messia (Giovanni 1:19-27). Giovanni splendeva predicando Gesù Cristo, il giudizio di Dio, e il ravvedimento, e lo faceva con zelo e franchezza. Come cristiani dovremmo distinguerci come quelli che hanno zelo per la predicazione della Parola di Dio. Tutti i credenti sono chiamati a splendere in questo mondo di tenebre di Satana (Giovanni 12:31; 16:11; Atti 26:18; Colossesi 1:13). Come discepoli di Gesù, siamo la luce del mondo che non può rimanere nascosta (Matteo 5:14-16; Filippesi 2:15-16). Dall’analogia della luce noi possiamo imparare alcuni principi.
In primo luogo:

A) La luce è chiara, pertanto la nostra predicazione deve essere chiara. 
La gente deve capire bene di cosa stiamo parlando! Se andiamo a vedere la predicazione del battista, non ci sono ombre, né diplomazia, né ambiguità, era franco, semplice e diretto (Matteo 3:7-8).
In secondo luogo:
B) La luce illumina, pertanto la nostra predicazione deve illuminare (Salmo 119:105; Proverbi 6:23).
La stessa parola la troviamo in 2 Pietro 1:19 quando l’apostolo dice per incoraggiare i credenti della verità riguardo a Gesù, che c’è la parola profetica che splende in luogo oscuro. Il ministero del battista era di illuminare in un mondo oscuro. Giovanni denunciava i peccati, predicava il ravvedimento, il giudizio e Cristo (Matteo 3:1-12). Inoltre, come la luce guida i nostri passi, così la luce della Parola di Dio, deve guidare il nostro cammino spirituale (Giovanni 12:35). Noi cristiani siamo una luce per questo mondo, dobbiamo illuminare con la verità della Parola di Dio come ha fatto il battista! Abbiamo il compito di istruire e guidare le persone alla verità, affinché conoscano Dio e Gesù Cristo, perché questa è la vita eterna (Giovanni 17:3). Noi dobbiamo risplendere su quelli che sono nelle tenebre e in ombra di morte (Luca 1:79), e lo dobbiamo fare predicando, o testimoniando secondo verità, senza falsificare la Parola di Dio; (Galati 1:10; Efesini 5:8-13; 2 Timoteo 2:15;) infatti, la luce nella Bibbia è anche simbolo di verità contrapposta alla menzogna.   
In terzo luogo:
C) La luce ristora, pertanto la nostra predicazione deve ristorare. 
L’oscurità è tetra, mentre la luce è piacevole. Pensiamo, ad esempio quando siamo riscaldati, illuminati e confortati dai raggi del sole, è davvero piacevole. Noi siamo chiamati a portare questo conforto, per ravvivare le anime, per condurre gli uomini al Dio di ogni consolazione che è la sorgente della felicità. Come discepoli di Gesù Cristo, siamo chiamati, con la Parola di Dio e l’aiuto dello Spirito Santo, a fasciare i cuori spezzati, a proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, ad aprire le prigioni di coloro che sono ancora legati e confortare gli afflitti (Isaia 61:1-2). Siamo chiamati ad aiutare con la parola di Dio chi è stanco (Isaia 50:4), a portare gioia a tutti (2 Corinzi 1:24).
Tutto questo implica conoscere la Bibbia per proclamarla con franchezza!

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