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Luca 4:22: La reazione scioccante

 Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario?  Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga.  Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto.  Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative?  A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
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Giovanni 5:35: Credere tutto e sempre a ciò che dice la Bibbia!

Giovanni 5:35: Credere tutto e sempre a ciò che dice la Bibbia!
“Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve tempo godere alla sua luce”.

Il motivo per cui il Signore Gesù Cristo pronunciò il discorso che leggiamo a partire dal versetto 17, fu il mormorio e il progetto di omicidio di certi Giudei, probabilmente i capi religiosi, dopo che ebbe guarito un paralitico alla vasca di Betesda in giorno di sabato. Gesù Cristo si difese affermando la propria comunione col Padre, sia riguardo alla sua natura e sia alle sue opere (vv. 18-29), dimostrando di essere così “Signore del sabato” (Giovanni 5:17). 
Il Signore Gesù, poi fa riferimento alla testimonianza di Giovanni il Battista riguardo a Lui, in quanto, generalmente, essi lo consideravano come un grande profeta. Sembra che per un certo periodo, questi Giudei, fossero stati toccati e compunti profondamente dal fatto che Dio, dopo un lungo periodo in cui non aveva più mandato profeti, avesse suscitato un così grande profeta tra loro come Giovanni. Gesù dice a questi Giudei che hanno voluto per breve tempo godere alla sua luce, alla luce del Battista.
“Godere” (agalliathēnai) denota gioia, entusiasmo, felicità. Questi capi religiosi Giudei accorrevano a lui nel fiume Giordano (Matteo 3:6-7), sono stati attratti emotivamente da Giovanni, ma superficialmente, senza pentirsi veramente e senza riconoscere Gesù come il Messia. Hanno voluto godere brevemente, ma non hanno preso veramente sul serio Giovanni Battista, infatti è scritto: “Avete voluto per breve tempo”. In questo modo Gesù li incolpa per la loro superficialità e ipocrisia perché non hanno creduto in Lui come dovevano (cfr. Giovanni 2:23-25). Gesù dice: “Voi avete chiesto a Giovanni chi fosse e Giovanni ha reso testimonianza alla verità (Giovanni 5:31-33; cfr. Giovanni 1:19-28), ma voi non lo avete creduto per come doveva esserlo”. A questo punto, Gesù pronunciò le parole di omaggio e di approvazione riguardo a Giovanni del v.35: “ Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve tempo godere alla sua luce”. Ora possiamo fare almeno due applicazioni per la nostra vita. La prima applicazione è: ci sono persone che credono per un breve periodo con entusiasmo, ma in modo superficiale e non sono veramente dei cristiani (Matteo 13:5-6,20-21). La seconda applicazione è: non si può credere nella rivelazione dei profeti così com’è scritta nella Bibbia solo in parte, cioè credere alcune cose e non a tutto, ma solo quelle che ci sembrano giuste, o secondo i nostri interessi; tutta la Bibbia è ispirata da Dio e non può essere annullata (Giovanni 10:35; 2 Timoteo 3:15-17; 2 Pietro 1:19-21). Pertanto siamo chiamati a credere sempre a tutto ciò che dice la Bibbia perché è tutta rivelazione di Dio se vogliamo trarne benefici spirituali importanti per la nostra vita sia in questa vita che in quell’avvenire.

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