Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Giovanni 3:16: L’amore di Dio.
"Perché Dio ha tanto amato il mondo".
Noi vediamo qui un’asserzione meravigliosa che riguarda l’amore di Dio.
L’amore di Dio per il mondo in primo luogo è un amore inaspettato.
Il primo motivo è perché l’uomo è peccatore, non è amabile. Questo lo vediamo dalla parola "amore" e dalla parola mondo. L’amore di Dio è auto-generato, spontaneo e incondizionato. Dio non ama perché il peccatore è degno di essere amato, ma Dio sceglie di amare ed è libero da qualsiasi costrizione, Dio ama nonostante la ribellione e il peccato dell’uomo (Romani 5:6-8; 1 Giovanni 4:10). Quindi la causa dell’amore di Dio, non è da ricercare in noi stessi, nella nostra amabilità (non lo siamo), ma in Dio!
“Mondo” si riferisce al genere umano decaduto nel peccato e dominato da Satana (Giovanni 7:7; 14:30; 1 Giovanni 5:19; 1 Corinzi 2:12; Galati 4:3; 6:14; 1 Giovanni 2:15-17).
“Mondo” si riferisce al genere umano malvagio, all’ordine morale che giace in una ribellione ostinata, estranea e colpevole a Dio. Giovanni vuole sottolineare quanto è forte, o intenso l’amore di Dio per l’umanità così malvagia da essere necessario un genere di amore particolare per riuscire ad amarlo.
L’amore di Dio per il mondo è un amore inaspettato perché è un amore per tutte le razze. L'amore di Dio non è limitato a una razza, a un popolo, a una nazione. L’amore di Dio abbraccia il mondo in senso generale e non solo il popolo d'Israele. Infatti, i credenti, i salvati, gli eletti (Giovanni 15:19; Efesini 1:4; 2 Tessalonicesi 2:13) non provengono solo dai Giudei, ma anche dai Gentili (Isaia 11:9-10; 42:6; 49:6; Apocalisse 7:9-10).
L’amore di Dio per il mondo in secondo luogo è un amore ineguagliabile.
L’amore di Dio non viene fuori dalla nostra amabilità, ho detto prima, ma scaturisce dal Suo Essere, come l’acqua che zampilla da un pozzo artesiano, dal profondo della propria natura. L’amore di Dio, è ineguagliabile perché Dio è amore (1 Giovanni 4:8-9). L’amore è parte della natura stessa di Dio e pervade tutto il Suo essere. Nessun ha amore come quello di Dio! L’amore di Dio è grande dice Efesini 2:4. “Grande” può avere il significato di 1) Quantità di numero; 2) Larga misura o ampia, di estensione; 3) Qualità, massimo livello, sopra ogni cosa, superlativo. Comunque sia indica un qualcosa che va oltre le nostre idee di grandezza, o la nostra comprensione. L’amore di Dio è immenso, incommensurabile, senza limiti, infinito (Efesini 3:18-19). L’ amore di Dio è così grande che non si può misurare va al di là di noi, non è alla nostra portata umanamente parlando sia a livello intellettuale e sia a livello esistenziale. Non esistono metri per misurare l’amore di Dio, eppure Dio fa grazia ai credenti di poter conoscere il Suo amore in una certa misura!
L’amore di Dio per il mondo in terzo luogo è un amore insuperabile.
È insuperabile perché è senza fine, eterno (Geremia 31:3); immutabile e fedele (Isaia 54:10); invincibile (Romani 8:35-39).
Davanti l’amore di Dio rimaniamo meravigliati e ci spinge ad adorarlo e a servirlo con cuore grato!