Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Romani 5:1,9-10: La morte di Gesù riconcilia con Dio.
“Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore……Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira. Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita”.
Nel mondo in cui viviamo viene considerata la riconciliazione tra nazioni, gruppi, etnie, individui, ma non certamente la riconciliazione di un individuo con Dio. Se la riconciliazione è importante nelle relazioni umane, lo è ancora di più quella con il nostro Creatore.
La riconciliazione presuppone che vi è un’inimicizia bilaterale tra due parti, così nella relazione con Dio l’uomo è nemico di Dio e Dio è nemico dell’uomo.
Che cosa s’intende per riconciliazione e perché l’uomo è nemico di Dio e ha bisogno di riconciliarsi con Lui?
La riconciliazione (katallássō) può essere definita come l’azione di Dio che rimuove la barriera del peccato riappacificando l’uomo con Lui. Quando c’è la riconciliazione vi è armonia, comunione, amicizia con Dio; la riconciliazione significa fine delle ostilità.
Quindi, Dio a causa del peccato, è ostile a noi, siamo oggetto della Sua ira (Giovanni 3:36; Romani 1:18), ma con la riconciliazione sia il peccato e il giudizio sono rimossi, e la persona ha pace con Dio.
Se la giustificazione è la nostra condizione legale davanti al nostro giudice che è Dio, la riconciliazione è la nostra relazione personale con il Padre che è Dio. La riconciliazione se vogliamo è la conseguenza della giustificazione.
L’unico mezzo che Dio usa per riconciliare un individuo con Lui è la morte di Cristo. Attraverso il sacrificio di Gesù possiamo avere pace con Dio, possiamo andare alla presenza di Dio (Efesini 2:14-18; 1 Pietro 3:18); non siamo più nemici e sotto la Sua ira (Giovanni 3:16,36) perché Cristo ha abbattuto il muro di separazione del peccato che ci rendeva nemici di Dio e ci allontanava da Dio e Dio si allontanava da noi (Isaia 59:2).
Nella riconciliazione qualcuno prende l’iniziativa, per quanto riguarda quella con Dio, è Lui stesso che prende l’iniziativa e non il contrario! (2 Corinzi 5:18-19; Colossesi 1:21-22;1 Giovanni 4:10), per noi è impossibile perché siamo morti spiritualmente nel peccato! (Efesini 2:1-3). Certamente l’uomo è chiamato a rispondere, è chiamato a riconciliarsi con Dio, a ravvedersi (2 Corinzi 5:20; cfr. Luca 15:13-24).
Nella riconciliazione vediamo la certezza della salvezza di coloro che appartengono a Dio! Se Dio ha voluto e ha avuto la potenza di salvarci mentre eravamo Suoi nemici, quanto più ora che siamo stati riconciliati con Lui tramite Gesù, sempre tramite Gesù possiamo avere la certezza che non perderemo questa salvezza!! Gesù ci libera dal peccato e dal giudizio di Dio, ma anche dall’incertezza e dal dubbio riguardo la salvezza! Se Dio ci ha già giustificato e riconciliato in Cristo, possiamo essere più che sicuri che saremo salvati dalla Sua ira!
Siamo invitati da Paolo, se siamo stati salvati, a esultare con gioia in Dio per mezzo del Signore Gesù Cristo mediante il quale abbiamo ottenuto la riconciliazione (Romani 5:11).