Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
Matteo 6:10: Sia fatta la volontà di Dio.
“Sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo”.
Questo soggetto di preghiera è molto abusato, ma se molte persone capissero realmente questa preghiera, avrebbero difficoltà a recitarlo! Secondo molti studiosi, questa preghiera si riferisce alla realizzazione degli scopi di Dio nel mondo, sia all'obbedienza delle persone a Dio nel presente e sia per il regno di Dio avvenire, quando gli scopi salvifici di Dio saranno pienamente adempiuti. Le parole finali, "anche in terra come è fatta in cielo", indica tutto il creato. Non c'è nulla che si oppone alla volontà di Dio nei cieli, quindi il desiderio è che questo avvenga anche sulla terra. Così, dunque, un vero credente, quando fa questa preghiera, sta pregando che la volontà di Dio sia obbedita e la sua volontà salvifica si adempia. Inoltre, “sia fatta la volontà di Dio”, implica aspetti importanti per la nostra vita personale. Quando rivolgiamo a Dio sinceramente, questa preghiera, gli chiediamo di fare ciò che è necessario per rendere la Sua volontà prevalente e determinante nella nostra vita. Due aspetti sono importanti riguardo la nostra esistenza.
1) Il primo aspetto è accettare tutto quello che Dio opera nella nostra vita.
Significa accettare “il bello e il cattivo tempo”, le gioie e i dolori. Significa chiedere a Dio che ci dia la grazia e la pazienza di sopportare volentieri ogni sorta di malattia, di povertà, di vergogna, di sofferenza e di avversità. Significa non essere disperati, tristi, rancorosi e induriti verso Dio. Significa essere sottomessi sempre a Dio anche se la nostra vita va a pezzi. Significa dare un pieno consenso alla volontà di Dio per la nostra vita anche quando la nostra vita è provata, quando Dio ci chiama a soffrire (cfr. Matteo 26:36-42).
2) Il secondo aspetto è crocifiggere la nostra volontà per essere sottomessi a quella di Dio.
Significa avere il desiderio che il nostro Io sia piegato a Dio. “Fare la volontà” di Dio significa mettere in pratica, obbedire ai Suoi comandamenti (Matteo 5:16, 20 48; 7:12,20; 7:21-29). Ancora, pregando che la volontà di Dio sia fatta in terra, i discepoli di Gesù non solo s’impegnano a fare la volontà di Dio, ma s’impegnano anche a incoraggiare gli altri a seguire il loro esempio. Significa desiderare che il regno di Dio si cresca e si espanda. Quindi chiedere a Dio che sia fatta la Sua volontà significa non volere altro che la volontà di Dio, significa essere sottomessi a Lui. Noi come discepoli di Gesù siamo chiamati a seguire il Suo esempio. In Giovanni 4:34 leggiamo le parole di Gesù ai discepoli: “Il mio cibo è far la volontà di colui che mi ha mandato, e compiere l'opera sua”. Allora se prego secondo queste parole, il mio cibo, cioè quello per cui vivo veramente, la cosa più importante è: ricercare e fare la volontà di Dio! (cfr. Giovanni 5:20; 6:38). Non possiamo pregare in questo modo se non riconosciamo che Dio è il nostro Signore che dobbiamo temere (Malachia 1:6); se non ci fidiamo che è nostro Padre che si prende cura di noi fedelmente, saggiamente e amorevolmente, e infine se non crediamo che la Sua volontà è buona, gradita e perfetta (Romani 12:2).