Luca 4:22: La reazione scioccante Luca 4:22: “Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: ‘Non è costui il figlio di Giuseppe?’” Avete mai sperimentato quel momento in cui le parole di qualcuno vi hanno lasciato senza fiato, quando qualcosa di familiare si rivela improvvisamente straordinario? Oggi esploreremo insieme un episodio cruciale nella vita di Gesù, quando tornò nella sua città natale di Nazaret e parlò nella sinagoga. Un momento di rivelazione che ci mostra come la grazia divina possa manifestarsi nell’ordinario, sfidando le nostre aspettative e categorie. Le reazioni dell’uditorio nella sinagoga di Nazaret rispecchiano spesso il nostro stesso cammino spirituale: dall’iniziale meraviglia al possibile rifiuto. Ci troviamo anche noi, a volte, a limitare Dio con le nostre aspettative? A ridurre la potenza della Sua Parola perché proviene da fonti che riteniamo troppo familiar...
1 Corinzi 13:6-7: Ciò che l’amore fa’ (Prima parte)
“Ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa”.
La presenza dell'amore afferma gli altri e supera gli aspetti distruttivi del nostro carattere. L’amore è dinamico e attivo, non è statico! L’amore è dimostrato!
Amore è sempre attivo, non passivo, come vediamo dai verbi.
Dopo aver parlato di ciò che non fa l’amore, ora Paolo parla di ciò che fa’.
Innanzitutto:
(1) L’amore gioisce con la verità.
L’amore non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità. L’amore partecipa alla gioia della verità che vince, o è applicata; non può gioire quando la verità è negata.
L'amore prende atto del male in questo mondo, ma non gioisce per esso, si addolora per i peccati che gli esseri umani commettono l’uno contro l'altro. “Verità” (alētheia), dunque non è la verità di fatto di una circostanza, ma è in relazione all’essenza del cristianesimo (Giovanni 14:6; Efesini 4:21), quindi di Dio e della Sua parola (Isaia 65:17; Giovanni 17:17).
L’amore, quindi, gioisce nella verità del Vangelo, nella verità di Dio (cfr. Giovanni 8:56); la persona piena di amore gioisce quando il comportamento riflette il Vangelo, e non il male, o l’ingiustizia.
L’amore non è indifferente al comportamento morale e all’insegnamento della Parola di Dio, l’amore non sopprime la verità, non compromette la verità (Romani 1:18,25; 2 Giovanni 6-10). L’amore ricerca ed esalta la verità e gioisce quando la verità trionfa sopra l’ingiustizia.
(2) L’amore soffre ogni cosa.
“Soffre” (stegei) significa coprire, o nascondere coprendo (cfr. Proverbi 10:12; 1 Pietro 4:8). La natura umana decaduta ha l'inclinazione e il perverso piacere nel mostrare difetti e i fallimenti di qualcuno. Amare significa sopportare i disagi, o le difficoltà di ogni genere, anche le ferite più dolorose inflitte dagli altri senza risentimenti e vendette, oppure coprire o nascondere i difetti, o ciò che è spiacevole degli altri senza rancori, questo è il significato di “sopporta ogni cosa”.
Dove abbonda l’amore, molte piccole, o grandi offese vengono subito ignorate e dimenticate. Ma dove non c’è, i sospetti, i fraintendimenti e i conflitti abbondano.
Chi ama non si vendica direttamente con la persona che gli ha fatto del male e nemmeno indirettamente esponendo gli altri al pettegolezzo, o ascoltando i pettegolezzi.
Chi ama non protegge il peccato, ma il peccatore. L'amore non giustifica il peccato, e non si compromette con la falsità; l’amore avverte, corregge, esorta, rimprovera, quando è necessario (Galati 6:1-2), infatti, l’amore non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità!
“Soffre ogni cosa”, quindi è non avere risentimenti e vendetta verso il peccatore che gli ha fatto male.
Quindi chi ama gioisce con la verità e soffre ogni cosa! Ti stai rallegrando con la verità? C’è qualcosa che non riesci a sopportare? Chiedi aiuto al Signore e sperimenterai la potenza di Dio (Galati 5:16-22; Efesini 1:18-19; Filippesi 4:13; 1 Pietro 5:7).